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Giochi
di Nicola Morocutti
Altro mese, altro titolone ad abbellire la nostra collezione di
capolavori amighisti. Ma sarà tutto oro quello che luccica?
Payback
Ed eccoci qui, anche questo mese con un bel titolotto da recensire.
Sinceramente ci sto prendendo gusto a trovarmi sulla scrivania ogni
mese un bel gioco, se fate un po' di conti questo dovrebbe essere il
quarto o quinto mese consecutivo in cui trovate tra queste pagine un
gran gioco. Tra i vari Simon the Sorcerer 2, Earth 2140, Exodus, Nightlong
e via dicendo mi pare che le software house Amiga ci stiano decisamente
viziando. O almeno, come si dice, pochi ma buoni!
Il gioco di questo mese non è stranamente una conversione, anche se
prende pesantemente spunto da quel grande capolavoro di Grand Theft
Auto. Dico stranamente perché ormai è una moda consolidata quella di
sfornare conversioni a nastro dei più disparati giochi per PC. Già che
mi ricordo segnalo anche che è uscito il demo di Shogo che dovreste
trovare su questo stesso CD (se il buon Luca si ricorda (o per meglio
dire se io mi ricordo di ricordarglielo, ed in questo caso non ci giurerei))
e fa veramente spettacolo, ma ne parleremo nei prossimi numeri. Tornando
a Payback dicevo che questo interessante gioco, programmato dai ragazzi
della Apex Design si propone, senza troppi complessi di inferiorità,
come la risposta amighista al GTA di cui prima.
Andiamo comunque con ordine, Payback si presenta in una elegante custodia
da CD su un bel CD serigrafato ed accompagnato da uno snello manualetto
in ben 10 lingue di 12 pagine che ci introduce al gioco. Nello svolgimento
del gioco vestiremo i luridi panni di un pastore sardo che, al comando
del suo gregge di pecore e di A1200 al pecorino vuole conquistare il
mondo. Il nostro compito sarà di guidarlo tramite importanti decisioni
strategic... Ehm, no, scusate mi fanno "gentilmente" (la scure del caporedattore
magnifico non è proprio il massimo della signorilità ma...) notare dalla
regia che sto pericolosamente divagando. Perdonatemi ritorno sulla retta
via. Dicevamo, ah sì nel gioco vestiremo i panni di un pastore sardo
(ehm, no dai Daniele scherzavo, no... non fare così... aaaahhhhh!!!).
Bene finita questa breve degenza rieccomi a voi (non è colpa mia se
poi ritardo la consegna degli articoli visto che non apprezzando il
mio fine umorismo mi fanno del gran male [non è colpa mia se te lo meriti
tutto… ndr]). In Payback vestiremo i panni di un aspirante malavitoso
che vuole a tutti i costi emergere dal suo stato di ladruncolo da pochi
soldi e diventare un pastore con tanto di A1200 al pecorino (dai che
Daniele si è distrato [vigilo, vigilo… ndr]). Comunque saremo assoldati
dal nostro boss a compiere una serie di azioni spericolate ed ovviamente
fuorilegge in varie città.
Il gioco, dopo una brevissima installazione, si apre con una bella introduzione
animata che ci presenta una spericolata corsa tra le vie di una città
immersa nella notte seguiti dagli immancabili sbirri, carina anche se
abbastanza breve. Il gioco si apre con la solita pleteora di opzioni,
segnalo senza dubbio la possibilità di giocarlo ad altissime risoluzioni
e la divertentissima modalità multiplayer (fino a quattro contemporanei),
veramente troppo divertente. Segnalo anche che tutto il gioco è localizzato
in italiano e che i menù sfruttano degnamente il motore 3D del gioco
presentando tutte le scelte disponibili con degli oggetti tridimensionali.
Scelta l'ambientazione tra le quattro disponibili ed il livello di difficoltà
partiamo all'avventura.
La prima cosa che salta all'occhio è la particolare realizzazione grafica.
Il gioco è visto dall'alto, però tutto quello che appare su schermo
è formato da oggetti 3D ricoperti da texture. L'effetto è veramente
spettacolare, e tutta una serie di effetti speciali (attivabili o meno
a piacere) come fumo, esplosioni, lens flares e motion blur rendono
l'impatto grafico decisamente impressionanate specialmente se possiamo
spingerci a risoluzioni più alte della cubettosa (almeno su scheda video)
320x256. Dicevo possiamo, perché tutta questa beltade grafica si paga
in termini di potenza di calcolo richiesta per muovere tutto. Purtroppo
se saliamo sopra la bassa risoluzione standard uno 060 è d'obbligo,
pena pesanti rallentamenti nell'aggiornamento grafico che faranno muovere
a scattoni il gioco facendo perdere tutta l'atmosfera e l'immersione
creata da grafica e sonoro. Payback è comunque giocabile anche su 030
e 040 ed anche con il solo AGA, però è necessario scendere a qualche
compromesso grafico se non ci si vuole accontentare del 320x256 (che
comunque sull'accoppiata AGA e TV fa spettacolo).
Chiarito questo appunto al motore del gioco, che purtroppo nella sua
attuale configurazione non sfrutta minimamente il PPC (anche se è prevista
una versione per Power PC a brevissima scandeza, che verrà offerta come
aggiornamento gratuito a tutti gli acquirenti), passiamo agli altri
aspetti grafici. Come accennavo tutto quello che vediamo a video è in
3D, graficamente i vari modelli sono decisamente semplici ma alla fin
fine adeguati, le animazioni degli omini e dei vari altri elementi sono
abbastanza realistiche e curate. Le texture sono abbastanza varie anche
se lo stile grafico scelto non punta alla verosimiglianza ma anzi adotta
uno look un po' plasticoso, ma comunque carino e coerente in tutto il
gioco. Le strutture di palazzi, giardini e compagnia bella sono decisamente
curate e realizzate non certo con spreco di poligoni ma comunque in
maniera valida, varia e realistica. Spettacolare la telecamera che ci
inquadra, che varia la sua altezza a seconda che stiamo camminando o
guidando un mezzo permettendoci di avere sempre la migliore visuale
possibile, molto bello ed utile.
Degno sicuramente di particolare attenzione è l'aspetto sonoro del titolo.
Troveremo ben 15 tracce audio a farci compagnia durante le nostre peregrinazioni.
Il bello è che non si tratta delle solite tracce, più o meno riuscite,
totalmente strumentali che solitamente troviamo in tutti i giochi, qui
sono vere e proprie canzoni di genere rap e rock composte e suonate
da band emergenti. Alcuni pezzi sono veramente di caratura elevata,
almeno stando al mio insindacabile giudizio, e credo che il CD potrebbe
essre "riciclato" anche quando siete lontani dall'Amiga almeno per ascoltare
questa ottima colonna sonora. Se tutto ciò non dovesse bastarvi sappiate
che il lato sonoro di Payback si arricchisce anche di tutta una serie
di effetti sonori veramente curati e realistici che aiutano ancora di
più a calarsi nella realtà alternativa del gioco. Decisamente nulla
da segnalare in negativo vista la spettacolarità dell'accompagnamento
musicale e la perizia nella riproduzione degli effetti sonori ambientali,
veramente ottimo.
Passiamo ad altro, più precisamente a longevità e giocabilità aspetti
in cui, vi preannuncio, Payback eccelle decisamente. Dal lato della
giocabilità va subito segnalato l'ottimo sistema di controllo che oltre
a sfruttare joystick o tastiera permette, per i fortunati possessori,
di utilizzare joypad CD32 oppure la nuovissima PSXport che permette
di collegare un pad Playstation al nostro Amiga. I controlli del personaggio
sono veramente intuitivi e semplici, permettendo comunque una buona
serie di azioni disponibili. Da segnalare le varie missioni tutorial
che ci introducono gradatamente alle azioni eseguibili dal nostro personaggio
come sparare, guidare veicoli, lanciare granate, tosare le pecore (ehm...)
e via così. Se non eccediamo con la risoluzione video, rallentando quindi
l'azione, il gioco risulta rispondere sempre in maniera egregia ai nostri
comandi. Tutto questo va sommato ad una longevità da primato. Il gioco
infatti offre diverse ambientazioni e condizioni climatiche con cui
confrontarsi e, all'interno di ognuna di queste, decine di missioni
diverse da affrontare. Il bello è che il fallimento di una missione
non pregiudica la possiblità di avere nuove missioni, ma può solo penalizzarci
facendo perdere vite (se magari ci smaltiamo in macchina da qualche
parte) oppure facendoci appioppare missioni più scarse e difficili.
Il tutto è veramente molto bello e conivolgente vista anche la vastità
dell'area di gioco e la varietà veramente impressionante di missioni
da compiere. Le prime saranno a dirla tutta un po' banalotte, visto
che si tratta di missioni introduttive in cui ci vengono spiegati i
comandi e le modalità di gioco ma poi si fa sul serio e non ce n'è più
per nessuno. Appunti particolari in questo caso non mi pare ce ne siano,
il tutto fila via veramente bene e farsi catturare da Payback è questione
di poco tempo e poi ci giocherete veramente per tanto, tanto tempo.
Giunti a questo punto è opportuno tirare le somme di ciò che va e di
ciò che non va di questo attesissimo titolo. Grafica direi molto buona,
il 3D funziona egregiamente, gli effetti speciali ci sono, i modelli
3D sono un po' semplici ma ben animati e le texture fanno il loro dovere
dando un tocco di realismo in più. Sonoro decisamente eccellente, tracce
audio veramente ottime e accompagnamento di effetti sonori molto adeguato
e curato. Giocabilità e longevità elevatissime, se vi piace il genere
e se vi fate prendere dal gioco. Ed eccoci all'unico vero neo del gioco,
le richieste hardware. Purtroppo, come hanno dichiarato anche gli autori
stessi la cui scheda PPC di sviluppo si è bruciata ed è in attesa di
riparazione (problema purtroppo comune a molti amighisti), il gioco
gira attualmente solo su 68k. Come ben potete immaginare la mole di
3D da calcolare per far muovere il gioco è troppo elevata anche per
uno 060. Così in pratica il gioco su 030/50 e 040/25 è giocabile fluidamente
solo in modalità PAL bassa risoluzione su AGA o 320x256 su scheda video
(anche se il 400x300 va comunque bene), mentre su processori più pompati
ci si può spingere anche al 640x480 (specialmente con 060/66). Resta
comunque il grandissimo rammarico del mancato supporto dei Power PC.
Come già accennavo prima gli Apex hanno comunque promesso di sviluppare
(non appena avranno una scheda PPC su cui testarla) una versione PPC
del gioco, che sarà resa disponibile come aggiornamento gratuito per
tutti gli acquirenti del gioco.
Concludendo, questo Payback mi è proprio piaciuto, ha una dose di innovazione
(almeno per il mercato videoludico amighista) grandissima e presenta
una realizzazione tecnica veramente professionale. Speriamo di vederlo
molto presto in versione PPC, nel frattempo almeno che non abbiate un
1200 inespanso correte a comprarlo, non ve ne pentirete e avrete modo
di divertirvi per mesi con un grande gioco. Segnaliamo, infine, che
al momento di andare in stampa si sono resi disponibili due aggiornamenti
che correggono alcuni bachi e soprattutto le prime due mappe aggiuntive
create con l'editor di mappe incluso.
Conclusioni
Anche questa volta è fatta. Devo ammettere che non sto più nella pelle
per vedere come sarà la versione finale di Shogo, già così promette
molto bene. Speriamo escano presto anche le Shark PPC, così ci potremmo
giocare su un G3 che sicuramente è un titinnino meglio del mio ormai
esausto 603/160. Vi annuncio che il prossimo mese probabilmente (incrociate
tutto quello che potete please) troverete le recensioni di Land of Genesis
e di Shogo: Mobile Armour Division.
Bene, passo e chiudo, a risentirci la prossima volta che trovate un
numero nuovo di EAL in edicola (quindi in teoria tra un mese ma non
si sa mai... [cos'è questa facile ironia? ndr]).
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