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AmigaLife 121 ?

ABC Workbench
L'ordine ed il caos
di Andrea Favini

Accantoniamo momentaneamente il discorso riguardante i file di comandi perché vorremmo tenere ancora per qualche appuntamento un livello di difficoltà medio, superato sicuramente dagli aspetti più avanzati dei file di comandi.

Questa volta vi daremo alcuni suggerimenti, consigliando anche qualche utile programmino, per tenere sempre molto ordinato il nostro sistema operativo. Quelli che hanno studiato fisica a buoni livelli sanno che un sistema fisico tende sempre ad evolvere, salvo forzanti esterne, da una situazione di ordine a una di caos. La stessa cosa vale per i sistemi operativi. Comunque, se da un lato ce ne sono alcuni che, nonostante tutti gli sforzi esterni che vi si possano applicare, evolvono molto rapidamente a situazioni entropiche (Balasso direbbe: "ma com'è che parla questo qui aahh?"), cioè di disordine, AmigaOS invece lo fa molto più lentamente, per cui basta qualche piccola operazione di manutenzione ogni due o tre mesi per mantenere l'ordine e l'efficienza.

Primi accorgimenti

A differenza del noto colosso "finestrone" dove la maggior parte dei file di sistema risiedono in una sola cartella e hanno nomi incomprensibili, AmigaOS presenta una struttura decisamente più a portata d'utente, con cartelle separate a seconda dei vari elementi, ognuno dei quali ha un nome esplicativo della sua funzione. Tramite un'implementazione in ROM, AmigaOS riconosce come disco di sistema (SYS:) quello da cui viene fatto il boot, e di conseguenza le directory di sistema. Questo non preclude la possibilità di utilizzarne altre a piacimento dell'utente, l'importante che quelle vecchie rimangano presenti. Un file che assolutamente non può essere spostato è S:Startup-Sequence, così come creerebbe non poco scompiglio rinominare la directory C: possibile, ma abbastanza masochistico, per cui evitiamo di dare suggerimenti in questo senso. E' invece possibile, per un discorso di ordine, tenere in C: solo i comandi di sistema e mettere quelli aggiunti dall'utente in altri cassetti. Una volta separate le cose, per far sì che il sistema trovi tali comandi come se fossero in C: ci sono due possibilità.
La prima consiste in assegnamenti aggiuntivi. Per esempio, se abbiamo messo gli archiviatori in C:archiviatori/ basterà aggiungere nella startup-sequence la linea:


Assign C: C:Archiviatori ADD

(ricordarsi ADD, altrimenti il sistema vedrebbe come C solo l'ultima directory assegnata).
La seconda possibilità consiste nell'aggiungere tale cassetto all'insieme dei percorsi di ricerca del sistema, cioè quelli in cui può essere trovato un eseguibile, comando o programma che sia, senza digitarne il percorso da qualsiasi posizione ci si trovi. Il comando preposto si chiama appunto Path. E' già presente una linea con questo comando nel file startup-sequence con la serie dei percorsi più utili, e visto che accetta argomenti multipli, basta accodare C:archiviatori alla suddetta linea. Se si volessero aggiungere percorsi al path di ricerca al di fuori di questa linea, occorre aggiungere la parola chiave ADD alla fine, altrimenti tutti quelli definiti in precedenza verrebbero annullati.
Il primo dei due metodi vale solo se l'operazione che si sta eseguendo presuppone la presenza del comando in C:; il secondo invece è molto più flessibile. Facciamo solo attenzione ad eventuali file di comandi o configurazioni tipo quella di DOpus4 onde evitare spiacevoli sorprese. Per esempio, immaginiamo d'aver spostato il comando lha: se da shell (la stessa cosa vale per la riga di comando in DOpus) digitassimo sys:c/lha avremmo in risposta "Comando sconosciuto", mentre invece funzionano C:lha e semplicemente lha. Un'altra accortezza è quella, nell'assegnare un determinato percorso, di riferirsi a SYS: e non al nome della partizione né al suo identificativo (come DH0:), così che se dovessimo trasferire il sistema su una partizione con nome diverso non si riscontrerebbero problemi di percorsi inesistenti. Per quanto riguarda invece partizioni non di avvio, siccome non c'è più un riferimento univoco come poteva essere SYS: per quella di boot, conviene usare sempre lo stesso tipo di assegnamento per tutti i percorsi e il consiglio che diamo è quello di usare il nome della partizione (come "Programmi"), in modo che anche cambiando identificativo (ad esempio da DH1: a HD1:) non si creino problemi. Nel caso di cambio di nome invece basterebbe aggiungere una riga in cima alla user-startup, ad esempio se il nuovo nome è pippo:

assign Programmi: Pippo:

Programmi utili

Esistono alcune utilità che possono facilitarci il compito di tenere ordine nel sistema. In particolare, le situazioni che ci capita spesso di gestire sono:

  • L'attivazione e disattivazione di device (datatype, dosdriver, monitor, stampanti);
  • La gestione degli assegnamenti nelle sequenze di avviamento;
  • I programmi da lanciare all'avvio.
Per quanto riguarda il primo punto, non è complicatissimo farlo manualmente (basta spostare i relativi file dai cassetti in devs: ai corrispondenti in sys:storage e viceversa). Comunque, spulciando su Aminet, due utilità che abbiamo trovato abbastanza utili in questo senso sono Extman ed Extensionamanger. La prima risale al 1997, e la sua interfaccia si compone di più cartelle ognuna delle quali comprende due finestre ed una serie di bottoni per abilitare, disabilitare ed anche eventualmente eseguire i programmi. Rispetto all'altra è sicuramente quella dotata di maggiori potenzialità, ma anche quella di utilizzo più complesso.
Extensionmanager, dell'autore di TaskiSMS è attualmente reperibile su Aminet nelle prime due versioni, mentre la v3 è ancora in fase Beta e la si può trovare sul sito dell'autore. Si tratta di una semplice finestra nella quale, tramite un bottone ciclico, si può scegliere la pagina desiderata e abilitare o disabilitare le varie parti del sistema agendo semplicemente su dei checkbox. La versione 3 è potenzialmente più bella, in quanto visualizza le icone associate ai file, ma ha ancora qualche problema sulle proporzioni delle colonne in presenza di icone di molteplici dimensioni.
Per quanto riguarda le sequenze di avviamento, innanzitutto è consigliabile tenere un certo ordine, mantenendo separate le varie sezioni. Per quanto riguarda la startup-sequence di norma non sono molte le modifiche da fare, e queste di solito vanno fatte solo se si sa esattamente cosa si sta facendo. La user-startup invece contiene di norma tutti gli assegnamenti e le esecuzioni di comandi relativi ai programmi installati. Solitamente ogni programma delimita le linee di sua competenza tra due commenti, i quali iniziano con un punto e virgola (;) e BEGIN o END, a seconda se all'inizio o alla fine, seguiti dal nome del programma. E' buona cosa tenere la spaziatura di almeno una riga tra i vari pacchetti per una maggiore visibilità. E' possibile eliminare i commenti per ridurre la lunghezza, ma non conviene ai fini della funzionalità, anche perché non funzionerebbe una comoda utilità di nome UScleaner (già descritta nel n.113). Si tratta di un piccolo programma, tra l'altro incluso nei contributi sul CD del 3.9, che riconosce i blocchi e permette di gestirli facilmente, cancellazione compresa.
Per i programmi da lanciare all'avvio, già gli Extensiomanager citati prima aiutano, nel senso che permettono di scambiare le commodity tra il cassetto Sys:tools/Commodities e Sys:WBStartup. Ma per avere un maggiore controllo anche su altri applicativi, che non vanno posizionati di norma tra le commodity, è molto utile WBStartup+. Si tratta di un eseguibile da mettere appunto nel cassetto WBStartup. Vanno poi preparati due cassetti, i cui nomi possono essere dati a piacere, basta che corrispondano a quelli specificati nei tooltype dell'icona, uno in cui posizionare i programmi da eseguire, uno per quelli disablitati.

Conclusioni

Nella speranza che questa rubrica sia di una certa utilità almeno per una buona parte dei lettori, al fine di essere ancora più vicini alle vostre esigenze, vorremmo sapere proprio da voi quali sono le problematiche che vorreste vedere affrontate in queste due pagine. Ricordandovi che comunque si tratta di una rubrica ABC, quindi non è sede per complesse trattazioni, aspettiamo vostri consigli all'indirizzo afavini@libero.it.

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