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Professional File System 3
di Andrea Favini

Il Fast File System di Amiga, pur essendo un buon filesystem, pecca leggermente in prestazioni e robustezza. Di questo se ne sono accorti alcuni programmatori, i quali hanno così deciso di proporre un'alternativa.

I due progetti che si sono maggiormente diffusi sono sicuramente Professional File System e Smart File System, il primo commerciale, il secondo freeware. PFS è ora giunto alla versione 3, di cui sono già stati rilasciati due aggiornamenti, mentre lo sviluppo di SFS è ancora in fase beta. Andiamo dunque ad analizzare la proposta della Great Effects Development, PFS3.

Il pacchetto

Professional File System 3 viene venduto su CD. A livello cartaceo c'è solo la copertina su cui sono impresse, oltre al logo, alcune istruzioni per l'installazione. Per tutte le altre informazioni e la guida all'utilizzo, bisogna fare riferimento ai manuali in formato AmigaGuide contenuti nel supporto. Oltre al filesystem ed alcune utilità, la Great Effects Development (in breve GREED), ha incluso nel CD un gioco in regalo, KANG FU.

Professional File System

Il nome originale AFS, ovvero AmiFileSafe, rispecchia l'idea alla base della creazione di questo filesystem, cioè l'eliminazione di quelle fastidiose situazioni di invalidazione del disco (nella migliore delle ipotesi) e di perdita di dati (nella peggiore), caratteristiche del Fast File System. Il sistema studiato per la registrazione dei dati, oltre a rendere dunque i dischi meno a rischio, offre delle prestazioni ottime, con incrementi di velocità rispetto a FFS fino al 500%. Le punte massime le si hanno con accessi paralleli al disco, settore in cui FFS si trova decisamente in affanno. Durante l'installazione di PFS3 ci vengono poste alcune domande, come il processore o se usiamo Multi User File System. Tutto questo semplicemente perché esistono versioni di PFS3 ottimizzate per ogni processore sino al 68060, con la possibilità di scelta dei comandi Direct SCSI o meno a seconda del controller ed infine si ha la possibilità, applicando un patch al vecchio MUFS, di utilizzare PFS3 come filesystem multi utente.

Le novità

Prima di elencare le novità è doveroso sottolineare, come confermato anche da utenti che lo usano da tempo, il notevole grado di robustezza raggiunto; infatti, a differenza di quanto accadeva con la versione 2, ora le perdite di dati a causa di gravi errori, anche se comunque possibili, sono ormai un ricordo lontano. Resta sempre il fatto che come con ogni filesystem bisogna comunque operare in condizioni di sicurezza evitando di eseguire pesanti operazioni con sistema altamente instabile. Comunque, nonostante alcuni tentativi di provocare danni eseguiti su un vecchio disco IDE, PFS3 si è rivelato un vero baluardo. Una delle caratteristiche che lo differenzia dal Fast File System è il fatto che anche in caso di reset durante un processo di scrittura dati, il disco non viene invalidato, ma semplicemente il file incriminato non appare tra i contenuti, a meno che sia stata completata con successo la scrittura. Un'altra caratteristica di PFS è la directory nascosta .deldir, all'interno della quale vengono riposti gli ultimi file cancellati così da essere facilmente recuperati. PFS2 aveva però la grossa limitazione di copiarvi solo gli ultimi 31 file eliminati. Ora invece è possibile impostare i posti disponibili sino a 992, con l'ovvia limitazione che deve esserci sufficiente spazio su disco. Comunque anche in caso di situazioni di carenza di spazio non ci sono problemi di affidabilità, in quanto se un file compare in .deldir, questo è sicuramente integro e ripristinabile.

Gli strumenti

Oltre al filesystem stesso, il pacchetto di PFS3 comprende anche alcuni strumenti. Il primo in ordine di importanza è sicuramente diskvalid, il quale ha funzioni diagnostiche, cioè permette di controllare lo stato di salute del disco ed offre alcune possibilità di riparazione degli errori meno pesanti. Troviamo poi alcuni comandi per creare link e file rollover, ovvero documenti di dimensione massima prefissata che, superata questa soglia, vengono privati delle linee più vecchie, cosa utile nel caso di log destinati a crescere in maniera spropositata, pfsls, comando simile all'ls di linux ed alcuni altri per formattare, impostare la lunghezza massima dei nomi dei file e della quantità di elementi da mantenere in .deldir. Una novità introdotta con PFS3, anch'essa citata tra le cose da fare ai tempi di PFS2, è PFSDoctor. Questo tool, oltre a fornire una GUI grafica rispetto al semplice comando DOS Diskvalid, permette anche di annullare una formattazione rapida e di recuperare partizioni PFS in caso di perdita o danneggiamento dell'RDB. Sul CD è poi stata inclusa l'ultima versione di HDInstalTool, un'alternativa al buon vecchio HDToolbox di AmigaOS, rispetto al quale è leggermente meno intuitivo, ma d'altro canto possiede qualche funzione utile in più, oltre (attenzione però di avere una versione dalla 6.8 in su) ad avere un ottimo supporto per i dischi di capacità superiore ai 4 GB.
Girovagando invece su Aminet tra le utilità prodotte da terzi troviamo sia programmi per la deframmentazione, anche se il sistema di scrittura dei dati tende a mantenere il disco molto ordinato, e GUI per il ripristino dei file in maniera trasparente senza dovere accedere manualmente alla .deldir. In quanto a deframmentazione, tra i pregi di PFS3 troviamo la caratteristica di mantenere il disco parecchio ordinato riducendo la frammentazione a valori irrisori. L'unico caso in cui anche PFS non può fare miracoli è la situazione in cui il disco è ormai quasi pieno così che si è comunque obbligati ad usare eventuali piccoli spazi lasciati da file precedentemente cancellati.

Conclusioni

Il filesystem nel corso della nostra prova ha evidenziato quasi soltanto pregi.
Se proprio si vuole esser pignoli, un difetto è relativo a PFSDoctor: ci sarebbe da aumentarne le potenzialità. Per il resto, tutto positivo: è nettamente più veloce del FastFileSystem, più solido e offre sicuramente un veloce ed efficiente modo di recuperare i dati cancellati. Infatti, oltre ai file spostati in .deldir, con programmi tipo DiskSalv e una buona dose di fortuna, è possibile ritrovare anche dati eliminati da molto tempo.
Anche se AmigaOS continua a mantenere, un po' per tradizione e forse anche per costi, il buon vecchio FFS, PFS3 è un prodotto da tenere in considerazione in quanto ora è più affidabile che mai, oltre a fare rinascere i nostri hard disk in quanto a prestazioni.

Due note su SFS
Smart File System si propone come valido concorrente di PFS, soprattutto per il fatto che a livello di prestazioni sono molto simili, ma pecca ancora in un paio di punti. In primo luogo è ancora in fase beta, quindi sicuramente più rischioso da usare rispetto al suo concorrente commerciale. La seconda cosa che lo può rendere leggermente antipatico, è il fatto che quasi ogni nuova versione non è compatibile verso il basso, cioè se si vuole aggiornare SFS all'ultima release, sia rischia di dovere riformattare le partizioni, cosa invece che con PFS non capita. Addirittura installando PFS3 è possibile utilizzare tranquillamente le partizioni create col vecchio AFS.

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