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Professional File System 3 Il Fast File System di Amiga, pur essendo un buon filesystem, pecca leggermente in prestazioni e robustezza. Di questo se ne sono accorti alcuni programmatori, i quali hanno così deciso di proporre un'alternativa. I due progetti che si sono maggiormente diffusi sono sicuramente Professional
File System e Smart File System, il primo commerciale, il secondo freeware.
PFS è ora giunto alla versione 3, di cui sono già stati rilasciati due
aggiornamenti, mentre lo sviluppo di SFS è ancora in fase beta. Andiamo
dunque ad analizzare la proposta della Great Effects Development, PFS3.
Il pacchetto Professional File System 3 viene venduto su CD. A livello cartaceo c'è solo la copertina su cui sono impresse, oltre al logo, alcune istruzioni per l'installazione. Per tutte le altre informazioni e la guida all'utilizzo, bisogna fare riferimento ai manuali in formato AmigaGuide contenuti nel supporto. Oltre al filesystem ed alcune utilità, la Great Effects Development (in breve GREED), ha incluso nel CD un gioco in regalo, KANG FU. Professional File System Il nome originale AFS, ovvero AmiFileSafe, rispecchia l'idea alla base della creazione di questo filesystem, cioè l'eliminazione di quelle fastidiose situazioni di invalidazione del disco (nella migliore delle ipotesi) e di perdita di dati (nella peggiore), caratteristiche del Fast File System. Il sistema studiato per la registrazione dei dati, oltre a rendere dunque i dischi meno a rischio, offre delle prestazioni ottime, con incrementi di velocità rispetto a FFS fino al 500%. Le punte massime le si hanno con accessi paralleli al disco, settore in cui FFS si trova decisamente in affanno. Durante l'installazione di PFS3 ci vengono poste alcune domande, come il processore o se usiamo Multi User File System. Tutto questo semplicemente perché esistono versioni di PFS3 ottimizzate per ogni processore sino al 68060, con la possibilità di scelta dei comandi Direct SCSI o meno a seconda del controller ed infine si ha la possibilità, applicando un patch al vecchio MUFS, di utilizzare PFS3 come filesystem multi utente. Prima di elencare le novità è doveroso sottolineare, come confermato anche da utenti che lo usano da tempo, il notevole grado di robustezza raggiunto; infatti, a differenza di quanto accadeva con la versione 2, ora le perdite di dati a causa di gravi errori, anche se comunque possibili, sono ormai un ricordo lontano. Resta sempre il fatto che come con ogni filesystem bisogna comunque operare in condizioni di sicurezza evitando di eseguire pesanti operazioni con sistema altamente instabile. Comunque, nonostante alcuni tentativi di provocare danni eseguiti su un vecchio disco IDE, PFS3 si è rivelato un vero baluardo. Una delle caratteristiche che lo differenzia dal Fast File System è il fatto che anche in caso di reset durante un processo di scrittura dati, il disco non viene invalidato, ma semplicemente il file incriminato non appare tra i contenuti, a meno che sia stata completata con successo la scrittura. Un'altra caratteristica di PFS è la directory nascosta .deldir, all'interno della quale vengono riposti gli ultimi file cancellati così da essere facilmente recuperati. PFS2 aveva però la grossa limitazione di copiarvi solo gli ultimi 31 file eliminati. Ora invece è possibile impostare i posti disponibili sino a 992, con l'ovvia limitazione che deve esserci sufficiente spazio su disco. Comunque anche in caso di situazioni di carenza di spazio non ci sono problemi di affidabilità, in quanto se un file compare in .deldir, questo è sicuramente integro e ripristinabile. Gli strumenti Conclusioni Il filesystem nel corso della nostra prova ha evidenziato quasi soltanto
pregi. Due note su SFS
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