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Giochi
di Nicola Morocutti
Dopo la pausa prolungata del penultimo numero eccoci di nuovo a
voi con un titolo di altissima caratura, conversione di uno tra i giochi
più belli della scorsa stagione su PC e pronto a far passare notti insonni
agli amighisti. Ma non corriamo troppo ed andiamo a parlare di...
Shogo: Mobile Armor Division
Alla fine ce l'ho fatta... Ho mantenuto la promessa che vi avevo fatto
lo scorso mese di riuscire a recensire Shogo in questo numero. Era da
tanto che aspettavo questo gioco e sinceramente ero convito che sarebbe
uscito dopo i vari Descent Freespace e compagnia bella che avevo visto
quasi finiti a Colonia lo scorso novembre. Invece eccolo qui, bello
come il sole e pronto a deliziare gli affamati palati degli amighisti
powerpicizzati (scusate l'orrendo neologismo). Ma andiamo con ordine.
Il gioco si presenta in un'elegante scatola di cartone tipo quella di
Heretic 2 (la classica scatola da videogiochi, che però è sparita da
un po' di tempo tra i giochi Amiga, complice anche un fattore costi
da non sottovalutare). Scatola tra l'altro che è in comune con le altre
versioni (Linux e Mac) di Shogo sempre create dalla Hyperion/Titan.
Comunque già da qui l'aspetto è decisamente professionale ed il tutto
appare realizzato molto professionalmente, come del resto cià ha già
abituato fin dal suo primo titolo la Hyperion. All'interno della scatola
troveremo un bel manualetto stampato di venti pagine in inglese e tedesco
che ci introduce al gioco, oltre a spiegarci alcuni dettagli di installazione
e configurazione ed il CD serigrafato del gioco. A questo punto la tentazione
di inserire il CD nel lettore è alta e direi che è anche il caso di
assecondarla e di iniziare l'installazione. Nel CD troveremo, oltre
al programma di installazione, anche un help in HTML, alcuni documenti
da leggere con note legali e aggiunte dell'ultimo minuto, il manuale
e una cartella, "goodies", con gli indispensabili Warp 3D, AHI e l'utile
qstat che ci aiuta ad individuare e a valutare la velocità dei server
di gioco su Internet.
Partiamo, dopo aver dato una veloce scorsa al manualetto e ad aver installato
Warp 3D o AHI nel caso non fossero presenti nel nostro sistema, con
l'installazione. Il tutto ci viene elegantemente presentato con l'ottimo
installer del 3.5/3.9, con tanto di sfondi colorati ed un logo del gioco
ad abbellire la lunga procedura di installazione. Dico lunga perché
avremo da trasferire sul nostro Amy da un minimo di 400 ad un massimo
di 500 MB (se copiamo anche la presentazione su HD) e, nella prova da
me effettuata sul mio 1200 con BlizzardPPC 603/160 e 040/25, la procedura
di copia dal mio scassato CD 32x IDE ad un nuovo HD SCSI con tanto di
PFS3 installato ha impiegato quasi 45 minuti. Lanciamo la copia e andiamo
pure al bar a mangiarci un gelato o a fare due passi in centro, una
volta tornati resterà solo da completare l'installazione registrando
la nostra copia di Shogo tramite il numero di serie riportato sulla
confezione e saremo pronti all'esperienza.
Bene, a questo punto il gioco risiede comodamente sul nostro HD e possiamo
lanciarlo. Subito ci appare il comodissimo Shogo Launcher, un'utility
che ci permette di impostare tutti i parametri di gioco (che sono decisamente
tanti). Non spaventatevi comunque, visto che Shogo durante l'installazione
ci chiede che processore abbiamo e si ottimizza per fornire il massimo
delle prestazioni, quindi in questa sezione almeno la prima volta si
deve scegliere il solo modo video poi in seguito si potrà modificare
questa o quella opzione per cercare di farlo girare più veloce, se dovessimo
avere problemi di questo genere.
Partiamo, il gioco si apre con una bella animazione introduttiva con
tanto di canzoncina in giapponese che ben ci introduce allo stile manga
che contraddistingue la grafica di Shogo. L'unico appunto riguarda una
certa pixxellosità della grafica in questa sezione, complice forse una
forte compressione del filmato introduttivo, un QuickTime di 14 MB.
Bello comunque, anche se nulla spiega della storia che sta dietro al
gioco. Passiamo oltre e arriviamo finalmente al menù principale. Qui
troviamo le classiche opzioni per il gioco singolo o multiplayer via
rete o Internet e le impostazioni audio, video e dei controlli. Partirei
subito per una prima veloce partitina, giusto per vedere com'è questo
Shogo... Dopo un caricamento di alcuni secondi ecco apparire il primo
livello. Si tratta di una breve missione introduttiva, quindi niente
di difficile, serve giusto a farci capire come si fa a sparare e cambiare
arma. La prima cosa che salta all'occhio è la grafica, veramente paurosa
per qualità di dettaglio, effetti speciali e bellezza delle texture.
Utilizzando il dettaglio massimo il gioco è veramente fantastico, presentando
uno dei motori 3D più belli mai visti su Amiga, sinceramente superiore
anche a quello di Quake 2 utilizzato in Heretic II. Oltre a effetti
fumo, scie, trasparenze, oggetti animati, effetti luce ci sono anche
esplosioni colorate, un'ottima dinamica degli oggetti, e piccoli tocchi
di classe come gli spari che restano visibili sui muri, il cielo splendidamente
animato e gli effetti nebbia in lontananza. Un vero spettacolo per gli
occhi che sfrutta pesantemente l'hardware del nostro Amiga.
È giusto annunciare subito che il gioco su un 603/160 come il mio non
è velocissimo, costringendo ad abbassare il livello di dettaglio, mentre
su un 604/233 su cui ho effettuato qualche altra prova è molto giocabile
e discretamente veloce in 640x480 con il dettaglio al massimo. Queste
due annotazioni si riferiscono ovviamente al rendering hardware effettuato
sul Permedia 2 rispettivamente di una BVision e di una CVision PPC.
Con il rendering software vengono a mancare molti degli effetti speciali
che vi ho citato prima, e sicuramente si perde qualcosa anche in velocità
e definizione grafica, ma il gioco resta sempre molto spettacolare.
Il capitolo relativo alle richieste hardware di Shogo è comunque molto
delicato, sicuramente risente della "sindrome da Permedia 2", cioè della
relativamente poca potenza grafica 3D del chip delle nostre CVision
PPC e Bvision, e sarà interessante vedere come se la caverà sotto una
Voodoo 3 non appena saranno disponibili i driver Warp 3D per tale scheda.
Intanto il gioco è comunque giocabile su ogni Power PC a patto, in alcuni
casi, di scendere a patti con il dettaglio grafico e la risoluzione.
Mi sento di chiarire che comunque sono solo alcune scene all'aperto
che rallentano il gioco, altrimenti risulta molto veloce anche su processori
relativamente poco "pompati". Dal lato grafico resta solo da segnalare
la bellezza e varietà di livelli e texture oltre alle spendide a relistiche
animazioni dei nemici, che oltretutto sono anche ottimamente disegnati.
Passiamo al sonoro, altra vera chicca del gioco, oltre alla simpatica
canzone in giapponese dell'intro, troveremo una serie veramente notevole
di jingle di accompagnamento che saranno mixati ottimamente con le tracce
audio creando un "sonoro dinamico" molto bello che sottolinea perfettamente
i vari momenti di tensione del gioco. Stupendi anche gli effetti, che
risentono della distanza, e i piacevoli intervalli di parlato digitalizzato
che staccano un attimo l'azione e servono a spiegarci la missione o
i progressi fatti. Dal lato sonoro nulla da segnalare visto anche il
supporto per le schede audio via AHI o Paula, tramite un otimo driver
DMA che non carica il processore.
Ma il gioco di per sé com'è? Beh, è decisamente atipico rispetto, ad
esempio, agli ultimi prodotti visti su PC. Qui abbiamo infatti un ottimo
modo ad un giocatore che ci porta a svolgere missioni e a scoprire l'evolversi
di una storia, mentre nel modo multiplayer possiamo divertirci a battagliare
con gli amici in rete locale oppure collegati via Internet. Troveremo
nel modo ad un giocatore più di 40 livelli da affrontare, 20 armi diverse
e più di 20 diversi tipi di nemici con un proprio livello di intelligenza
che potranno darci molto filo da torcere. Nel modo multiplayer avremo
modo di sbizzarrirci a più non poso con divertentissime lotte all'ultimo
sangue con i nostri amici e, se ci colleghiamo tramite Internet, occhio
alla bolletta perché le ore passano in fretta tra un'imboscata ed un'allegra
sparatoria tra amici. La giocabilità è veramente a livelli elevatissimi,
il controllo misto via mouse e tastiera funziona benissimo ed è l'ideale
per questo genere di giochi, dandoci un livello di immersione veramente
elevatissimo. La longevità a mio avviso è virtualmente infinita, visto
che una volta che dovessimo aver finito il gioco ad un giocatore (oppure
dovessimo essercene stancati) ci sono sempre le bellissime sfide in
rete a tenerci occupati per tantissimo tempo con il massimo del divertimento.
In definitiva Shogo è un vero capolavoro, la conversione è assolutamente
perfetta sotto ogni aspetto, al momento sfrutta decisamente al massimo
l'hardware degli Amiga attuali e non vedo decisamente l'ora di provarlo
o su una Voodoo 3 o sul G3 di un Amiga One (con cui il gioco è compatibile,
stando al manuale). Per ora un solo consiglio, se avete una scheda PPC
con o senza scheda video 3D (anche se è richiesta una scheda video di
qualunque tipo, quindi niente AGA) correte a comprare Shogo, è un gioco
fantastico che vi regalerà ore ed ore di puro divertimento. Un altro
grandissimo gioco per i nostri Amiga ed un altro capolavoro dei mitici
Hyperion.
Conclusioni
Questo mese spero proprio di avervi accontentati. Mi dispiace che
lo spazio tiranno non mi abbia permesso di recensire anche Land of Genesis,
già arrivato in redazione da alcuni giorni e che si è dimostrato veramente
un ottimo titolo. Non corriamo troppo però, ed aspettiamo fino al prossimo
numero per parlarne più diffusamente.
Per questo mese ho quindi accontentato principalmente i "Power User"
che anelano titoli in grado di sfruttare i loro Power PC (e Shogo certamente
sfrutta al meglio l'hardware degli Amiga attuali, spingendolo ai suoi
limiti) con LoG il prossimo mese cercherò di fare la felicità di coloro
che sono ancora legati ad AGA e 68k che in Land of Genesis troveranno
una valida alternativa al mitico Turrican 2 ed un titolo in grado di
sfruttare degnamente le loro macchine.
Shogo questo mese ci dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, che Amiga
sa ancora dire la sua nel campo dei videogiochi dopo cinque anni di
stop tecnologico. Speriamo di vedere presto i nuovi Amiga One che sapranno
ridare definitivamente linfa vitale alla nostra eroica piattaforma.
Per quanto riguarda gli Amiga One segnalo come gli Hyperion abbiano
deciso di tenere Sin (che è già pronto in versione Amiga) per il lancio
delle nuove macchine che con il loro processore G3 o G4 potranno muovere
agevolmente tutta la grafica di questi mega titoli in 3D. Segnalo anche
come stia procedendo la conversione, ormai data per dispersa, di Z dei
Bitmap Brothers ad opera dei Click BOOM, che dovremmo trovare nei negozi
dopo l'estate o al più tardi per Natale, una vocina mi ha detto che
sta venendo proprio bene...
Beh auguro delle buone vacanze a tutti voi, ci rileggiamo a settembre,
o giù di lì!
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